Cosa fare e vedere al Lago Bunyonyi
Il lago Bunyonyi è una delle aree più belle del Paese e senza dubbio il lago più bello di tutta l’Uganda. Dopo un faticoso tour attraverso parchi alla scoperta della natura selvaggia, faticosi trekking e centinaia di chilometri su strade dissestate, il lago Bunyonyi è il luogo perfetto dove rilassarsi e “ricaricare le batterie”. Qui è possibile praticare varie attività come nuotare, fare un bel giro in canoa, organizzare delle escursioni in barca tra le varie isole, birdwatching, passeggiate nella natura e, ultimo ma non meno importante, una visita culturale della comunità Pigmea che popola la zona sud del lago.
Situato nella parte sud-occidentale dell’Uganda vicino alla città di Kabale, il Lago Bunyonyi è punteggiato da 29 isole di varie dimensioni e circondato da campi coltivati terrazzati che formano scenari incredibilmente affascinanti. Si dice che, grazie al suo punto più profondo che misura intorno ai 900 metri, il lago Bunyonyi sia il secondo lago più profondo dell’Africa. Bunyonyi, che in lingua locale significa “luogo dei molti piccoli uccelli”, è situato ad un’altezza di 1950 metri, è lungo 26 km, largo 7 km e copre un’area di 60 chilometri quadrati. All’inizio del ventesimo secolo i pesci furono introdotti nel lago ma morirono massicciamente negli anni ’60, probabilmente come risultato di un’emissione di gas vulcanici.
Cosa molto importante è che questo lago è uno dei più sicuri dell’Africa perché non ci sono ippopotami o coccodrilli e soprattutto le sue acque sono prive del fastidioso parassitaria che provoca la bilharzia, malattia tropicale presente nella maggior parte dei laghi e fiumi Africani.

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Escursione in barca sul lago Bunyonyi
Durante le nostre 2 visite in questa bellissima zona, abbiamo sempre fatto l’escursione in barca per visitare le varie isole del lago, ed incontrare la comunità pigmea. La bella gita in barca dura circa 4 ore.
Partendo dal piccolo molo a 5 minuti a piedi dal nostro alloggio e vicino al mercato di Rutinda (che si svolge ogni lunedì e venerdì), saliamo su una lancia a motore pronti ad esplorare questo incredibile angolo verde dell’Uganda. Il paesaggio intorno a noi è verde e rigoglioso, le colline terrazzate che circondano il lago riflettono la loro forma e colore nelle acque profonde. Di tanto in tanto, alcune enormi aquile volano sulla superficie piatta del lago, pronte a catturare qualche piccolo pesce mentre alcuni aironi cenerini e gru coronate sono appollaiate sulle sponde.

La prima isola che vediamo passandoci accanto è la piccola Akampeme, più conosciuta come “isola punitiva“. Si dice che la popolazione locale dei Bakiga abbandonasse qui le donne rimaste incinta prima del matrimonio in modo che morissero di fame o annegassero in caso tentassero di tornare sulla terraferma a nuoto. Questo ”rituale” veniva praticato per spaventare le altre donne ed indurle ad astenersi da avere rapporti sessuali al di fuori del matrimonio e cosi’ causare la perdita della dote per la famiglia della futura sposa. L’unica possibilità di sopravvivere era di essere salvati da uomini poveri che non avevano possibilità economiche per offrire la dote per sposarsi con una donna sulla terraferma.
La nostra seconda tappa è il piccolo e povero villaggio della comunità Pigmea Batwa, situato nell’angolo sud-ovest del lago. Una volta arrivati sulla riva, un gruppo di bambini ci circonda prendendoci la mano pronti a condurre noi “mzungos” (i bianchi nella lingua locale) al villaggio. Il sentiero è molto ripido e dobbiamo salire la collina per circa 20 minuti, ma senza dubbio ne vale la pena perché la vista sul lago è meravigliosa. La guida locale ci ha detto che i Pigmei Batwa erano la popolazione originarie della foresta ma, passo dopo passo, sono stati ”sfrattati” a causa della deforestazione e dell’istituzione del parco forestale di Echuya e sono stati rilocati nei villaggi. Per sopravvivere invitano i turisti nella loro comunità, dove poi li intrattengo con canti, balli e vendendo piccoli oggetti fatti a mano.

Oggigiorno oramai solo pochi anziani sono veri discendenti dei Batwa, bassi e con il naso largo e piatto, mentre la maggior parte di loro ha cambiato il fisico a causa dei matrimoni combinati tra le diverse etnie locali. Ad ogni modo, visitiamo le poche “nuove” case di fango che il governo ha costruito per la comunità, tra cui una piccola scuola e un serbatoio antibatterico per mantenere l’acqua e ci godiamo questa breve visita facendo qualche foto con i molti bambini vivaci e sorridenti. Sfortunatamente non c’è molta interazione, nessuno dei Batwa parla inglese. Dopo aver preso posto su una panchina, un gruppo di adulti presenta le loro canzoni e balla per noi, ovviamente in cambio di una piccola donazione per sostenere la comunità.
La prossima visita è l’interessante isola di Bwama, dove un missionario inglese, il dottor Leonard Sharp, costruì un centro per il trattamento della lebbra nel 1931 con annesso una scuola ed un ospedale. Rimase aperto fino agli anni ’50 e si dice che al suo apice, più di 2000 pazienti abitavano l’isola. Le strutture dell’ospedale sono attualmente una scuola primaria e secondaria, mentre l’isola ospita anche un centro di salute gestito da studenti di medicina slovena.

Saltiamo la visita di Kyahugye, un’isola gestita dal Bunyonyi Eco-Resort dove è possibile vedere alcune zebre, antilopi e waterbucks portati qui dal Parco Nazionale di Mburo, e andiamo dritti all’Isola di Bucuranuka che significa ”sottosopra”. Il nome deriva da una leggenda la quale narra che un gruppo di venti uomini stava producendo birra locale sull’isola quando una vecchia signora passando nelle vicinanze, assetata chiese a loro un sorso di bevanda. I venti operai scambiarono la vecchia signora per una nota mendicante, rifiutando bruscamente di dissetarla ed invitandola ad allontanarsi immediatamente. Chiesero cosi’ ad un ragazzo di accompagnarla sulla terraferma per liberarsi di lei, ma una volta accompagnata, quando il ragazzo torno’ indietro, trovò l’isola sottosopra. La leggenda dice che tutti i suoi abitanti annegarono e l’unico sopravvissuto fu un pollo. La nostra interessante gita in barca attraverso il lago termina qui, è il momento di rilassarsi nel nostro resort e fare un tuffo nel lago Bunyonyi!

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Altre attività sul lago
Oltre all’interessante tour in barca del lago e delle sue isole con l’incontro della tribù Pigmea Batwa, tutti le sistemazioni organizzano varie attività per esplorare la bellissima zona circostante. Per esempio, si possono fare escursioni in canoa, gite in mountain bike, visite culturali nei vari villaggi, camminate in mezzo alla natura alla ricerca delle moltissime specie di uccelli che popolano le sponde del lago o semplicemente per godere dei bellissimi panorami che offre la zona. Per gli amanti dei trekking, è possibile organizzare escursioni di piu’ giorni sia a piedi che in canoa. Molte sistemazioni possono anche organizzare il trekking per incontrare i gorilla di montagna o safari nei vari parchi. Insomma, chiedete al vostro alloggio per qualsiasi cosa necessitiate!
Supreme Adventure lake Bunyonyi: in una piccola isola vicino alle sponde del lago nei pressi del villaggio di Rutinda, questo “parco avventura” offre la possibilità di cimentarsi in diverse attività avventurose. Potrete provare percorsi con corde tra le cime gli alberi, organizzare escursioni in canoa e sperimentare la una zip-line che attraversa il lago. La piccola isola offre anche alcune sistemazioni per chi volesse trascorrere qui il proprio soggiorno. Cliccate qui per maggiori informazioni.
Informazioni utili sul Lago Bunyonyi
Quando andare: il periodo migliore per visitare il Lago è durante la stagione secca, durante i mesi di gennaio, febbraio, giugno e luglio.
Come raggiungere il lago: il lato ovest del lago è quello piu’ visitato e dove si trovano la maggior parte delle sistemazioni. Dovrete percio’ raggiungere Kabale, una città polverosa ed alquanto brutta, e da qui percorrere gli ultimi 8 km per arrivare sulle sponde del Lago al piccolo villaggio di Rutinda. Il Lago Bunyony dista 400 km da Kampala, 230 km dal Parco Nazionale del Lago Mburo, 80 km da Kisoro.
Dove dormire: sulle sponde del Lago nei pressi del villaggio di Rutinda si trova una buona scelta di sistemazioni, dai campeggi, ai resort piu’ costosi. Ci sono anche alcuni resort sulle isole del lago dove potrete completamente rilassarvi circondati dalla natura e dai bellissimi paesaggi del lago. noi abbiamo soggiornato al Crater Bay Cottages and camp, ottima sistemazione sulle sponde del lago ed a pochi minuti dal mercato di settimanale di Rutinda. Su booking la posizione del Crater Bay Cottages è sbagliata. A Rutinda troverete, tra i tanti, anche il Kaleba Resort, il Bunyonyi Safari Resort, il Bunyonyi Overland Resort, il Byoona Amagara, il Paradise Eco Hub, e l’Hawk’s Eye Lodge.