Alla scoperta delle Cascate Epupa e del popolo Himba
Apriamo la nostra tenda verso le 6 del mattino e subito ci rendiamo conto dello strabiliante paesaggio che ci circonda. Il fiume Kunene scorre a pochi metri dal campeggio, formando le maestose Cascate Epupa, e di fronte a noi, in lontananza, le verdi montagne dell’Angola. Il frastuono dell’acqua che cade nella profonda gola ci ha accompagnato tutta la notte, e presto potremo ammirare da vicino questa meraviglia. Dopo aver fatto colazione sulla terrazza del campeggio che si affaccia proprio sul fiume, incontriamo Owen, la nostra guida di etnia Himba, pronto ad accompagnarci in uno dei molti villaggi sparsi nell’area del Kunene ed a raccontarci le usanze di questo popolo nomade.

La prima tappa e’ un piccolo negozio dove compriamo dei doni per il villaggio che visiteremo in segno di riconoscenza per la loro ospitalità: 2 sacchi di farina, olio e zucchero. Una volta di fronte al villaggio, Owen inizia a spiegarci qualcosa sulla cultura di questa etnia. Gli Himba sono una delle tribù più antiche della Namibia e vivono ancora seguendo le loro tradizionali usanze. In effetti, vedendo il villaggio, non esiste alcun comfort o attrezzatura moderna e i suoi abitanti indossano dei semplici costumi e collane tradizionali.

Nei decenni passati, una parte della tribù del Kaokoland chiamata Cimba (o Tjimba), durante una grave siccità che uccise il 90% del loro bestiame, si spostò nella regione meridionale dell’Angola, attraversando il fiume Kunene e venendo in contatto con la popolazione Ngambwe. Qui, furono chiamati dai locali con il nome di “Ovahimba” che significa “mendicante”. L’altra parte della tribu’, chiamati Ovahero, si spostò nella parte meridionale della regione del Kaokoland, entrando in contatto con il popolo tedesco durante il periodo della colonizzazione. Terminata la siccità, gli ”Ovahimba”, chiamati poi semplicemente Himba, tornarono ad occupare di nuovo l’area meridionale del fiume Kunene.

Prima di farci entrare in questo piccolo insediamento, Owen incontra il capo del villaggio per portare i nostri doni e ricevere il suo benestare. Pronti per l’incontro con gli Himba, ci raccomanda di non attraversare il centro del villaggio, perché proprio in quel punto si svolge il sacro rituale del fuoco e solamente gli abitanti del villaggio sono autorizzati ad avvicinarsi. Finalmente entriamo nel villaggio, costruito con poche capanne fatte di fango e sterco, e raggiungiamo gli Himba raggruppati intorno ad un albero. Le donne Himba sono famose per la loro bellezza scultorea, arricchita da acconciature intricate e ornamenti tradizionali. Si strofinano i loro corpi con ocra rossa e grasso per proteggere la loro pelle dal sole cocente di questa area. L’interazione ovviamente non è molta, nessuno parla inglese ed Owen fa da tramite tra noi ed il capo villaggio che ci ringrazia per i doni che abbiamo portato e ci chiede da dove arriviamo.

Dopo un’ora trascorsa a fare qualche foto e passeggiare per il villaggio giocando con i bambini, torniamo al campeggio. Diciamo che l’escursione è interessante, poi ovviamente dipende anche molto da quale villaggio si visita e dalle persone presenti in quel momento al suo interno. Però, se si pensa di entrare in contatto con una popolazione completamente non abituata al turismo, beh, non è proprio cosi’. Durante i nostri viaggi ci e’ capitato di incontrare altre etnie, tra le quali i Masai in Kenya e Tanzania, ed i Boscimani in Uganda, e probabilmente, la visita agli Himba e’ risultata piu’ genuina poiche’ questa regione viene visitata da meno turisti. I Masai sono oramai abituati agli stranieri, anzi, diciamo che fanno proprio parte del sistema turistico del Kenya e della Tanzania, mentre i Boscimani ugandesi sono oramai un mix di etnie. Tra le diverse etnie africane, quella che ci ha colpito maggiormente e’ stata la popolazione Dogon, raggiunta con alcuni giorni di trekking lungo la falesia di Bandiagara, durante il nostro viaggio in Mali.

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Le meravigliose Epupa Falls
Nel tardo pomeriggio lasciamo il campeggio e ci dedichiamo ad una bella passeggiata per ammirare le cascate. Il sentiero inizia a pochi metri dall’ingresso del campeggio Epupa Falls. Le Cascate Epupa, situate al confine tra Namibia ed Angola e formate dalle acque del fiume Kunene, sono una serie di cascate che si estendono per una lunghezza di circa 1,5 km.

La passeggiata è molto rilassante, di fronte a noi un panorama meraviglioso: vegetazione lussureggiante, palme e baobab, una gola abbastanza profonda e un numero incredibile di piccole cascate. Prima del tramonto, raggiungiamo la cima della collina proprio di fronte alle cascate. Qui, un ragazzo ci viene incontro chiedendo una tassa di 20 ND. Siamo un po’ sorpresi, non c’è nulla intorno a noi se non il bellissimo paesaggio, ma ci dice che è una tassa per la comunità locale. Senza troppe domande, accettiamo di supportare la comunità con questa piccola “offerta” godendoci il sole che avvolge l’ampia vallata con il suo colore arancione intenso, prima che sparisca dietro le montagne verdi dell’Angola.

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Informazioni utili sulle Cascate Epupa
Come arrivare: da Opuwo, si percorre strada C43. Ci vogliono circa 3 ore perchè la C43 in alcuni punti è in pessime condizioni, con grosse buche e fossi sul manto stradale, ed è altamente raccomandato un veicolo 4×4.
Dove dormire: la zona delle cascate e’ abbastanza turistica, ma si trovano esclusivamente le sistemazioni che vi elenchiamo qui sotto:
- Epupa Falls Lodge e Campsite (dove abbiamo dormito);
- Epupa Camp;
- Omarunga Lodge e Campsite;
- Kapica Waterfalls Camp.
Visita al villaggo Himba: chiedete alla reception del vostro alloggio che vi metterà in contatto con una guida Himba.
Sentiero delle cascate: nulla di faticoso, semplicemente una bella passeggiata. Uscendo dal campeggio Epupa Falls, seguite la strada verso destra ed arriverete in un paio minuti all’inizio del sentiero che costeggia le cascate e poi sale sulla collina.

