Il nostro viaggio alla scoperta delle Isole Quirimbas
Itinerario alle Isole Quiririmbas – giorno 4 e 5
Oggi è il momento di dire salutare Ibo per trasferirsi nel cuore dell’arcipelago. Il simpatico ”capitano” Moussa insieme ad Abu si sono offerti di accompagnarci per i prossimi due giorni fino a Pangane, piccolo villaggio sulla costa nord da dove raggiungeremo Pemba. Anche questa mattina la marea è veramente bassa, perciò per raggiungere l’imbarcazione dobbiamo caricare i nostri zaini in spalla e camminare con l’acqua alle ginocchia per un centinaio di metri. Le scarpe da scoglio sono fondamentali alle Quirimbas, senza sarebbe veramente difficoltoso muoversi tra i sassi e rocce del fondale marino. Dopo 4 ore di piacevole navigazione, raggiungiamo il lato est dell’isola di Matemo dove dobbiamo ancorare il dhow del capitano a causa della bassa marea. Questa isola è lunga 8 km, e prevalentemente abitata nella sua zona centro-nord dove si trovano alcuni piccoli villaggi. Matemo è proprio un’isola autentica. Qui non ci sono negozi, bar o ristoranti ma la gente vera che conduce una vita semplice, dedita alla pesca e all’agricoltura. L’unica struttura turistica si trova sulla punta nord dell’isola ed è un piccolo lussuoso resort esclusivo con poche camere, il Matemo Island Resort.
Dato che dormiremo a Matemo solo una notte, decidiamo di lasciare gli zaini in barca e prendere solamente il sacco a pelo per la notte e lo stretto necessario. Saltiamo come al solito in acqua e raggiungiamo la bellissima spiaggia del lato est. Questa parte dell’isola è molto selvaggia, la spiaggia bianca è davvero lunga ed è fiancheggiata da altissime palme. Dopo circa 30 minuti di cammino, arriviamo al campeggio, una sistemazione spartana molto carina gestita dalle persone del villaggio con capanne a pochi metri dal mare. Le capanne sono minuscole e basiche, c’è solo lo spazio per un materasso appoggiato a terra sopra una stuoia. Nulla più. E’ tutto molto wild. Sistemato lo zainetto, torniamo in spiaggia un paio di ore per rilassarci. Nel pomeriggio visitiamo il villaggio locale, fatto di sole capanne con tetti di paglia e una piccola struttura in cemento che vende prodotti alimentari, e poi camminiamo sulla spiaggia fino alla punta nord dell’isola dove si trova il resort, che però, in questo periodo, è ancora chiuso. La punta nord è l’unica zona dove si riesce a fare il bagno con la bassa marea perchè il fondale è abbastanza profondo e sabbioso. Ci godiamo per un paio di ore lo splendido mare cristallino e la sabbia bianca della spiaggia di fronte al resort, poi, torniamo al campeggio per goderci lo spettacolare tramonto. Il gestore del campeggio ci prepara una cena squisita a base di riso, pesce e frutta fresca, poi, dopo una partita a carte, andiamo direttamente a riposare.
Sveglia all’alba, pronti per salpare in direzione di Pangane. Come al solito ad accoglierci c’è la bassa marea e dobbiamo camminare in acqua per salire a bordo. La navigazione è molto tranquilla, il mare è leggermente increspato dal vento ma si naviga speditamente. Di buon mattino saliamo sulla nostra barca verso il villaggio di Pangane, situato nella costa nord del Mozambico, è l’ultimo giorno nell’arcipelago. Prima di dirigerci verso la costa, facciamo una sosta sull’isola di Mogundula. È una piccola isola privata che si trova a soli 4 chilometri dalla terraferma del Mozambico settentrionale. È un paradiso tropicale disabitato, con due spiagge appartate, un lago e bellissime barriere coralline. Sull’isola è in costruzione un piccola resort esclusivo. Il turismo, piano piano, arriverà anche su questa isola molto presto. Facciamo una bella passeggiata completando tutto il perimetro dell’isola in circa 50 minuti, poi, dopo un tuffo nel mare cristallino che lambisce il banco di sabbia sulla parte ovest dell’isola, salpiamo per la nostra destinazione. La nostra “esplorazione” delle isole Quirimbas finisce qui a Pangane. Salutiamo Abu ed il capitano Moussa per averci fatto trascorrere un bellissimo soggiorno e raggiungiamo il villaggio in cerca di una sistemazione. E’ stata una parte di viaggio indimenticabile e affascinante, una vera avventura africana, soprattutto grazie all’uso dei mezzi locali ed al contatto con la gente che ci ha fatto vivere un’esperienza genuina in questo angolo di mondo ancora poco conosciuto ma veramente spettacolare.