L’immensa piana del sale della Dancalia
Dopo l’incredibile paesaggio lunare di Dallol, dove scie di fumo e sorgenti sulfuree dai mille colori ci hanno lasciato senza parole, un altro luogo nel deserto della Dancalia davvero imperdibile è la piana del sale. Si tratta di un vasto bacino di acqua salata oramai prosciugato, che si ritirò nel corso dei secoli passati e da dove si estrae il sale che viene poi trasportato verso l’altopiano etiope.

La piana si estende a 116 metri sotto il livello del mare ed appare come un’enorme distesa di colore bianco che sembra non avere fine. Le sue temperature annuali medie sono tra le più alte, se non le più alte, sulla terra. Il clima è veramente insopportabile ma nonostante ciò, i coriacei lavoratori di etnia Afar, gli unici in grado di vivere in questa terra arida ed inospitale, faticano incessantemente sotto il sole fino alla sera quando fanno ritorno nel piccolo villaggio di Ahmed Ela, ai margini della piana.

In questo luogo remoto non esistono camion o macchinari industriali, ma solo piccoli utensili, corde e pali in legno. I lavoratori scavano solchi rettangolari sino a raggiungere lo strato più profondo del terreno dal quale sollevano i blocchi di sale con dei lunghi pali in legno per poi lavorarli e ridurli di dimensioni. I piccoli blocchi di sale vengono poi trasportati con l’aiuto di cammelli, che dopo essere transitati per il villaggio di Ahmed Ela, si dirigono verso l’altopiano etiope. La nostra guida ci ha raccontato che tutte le persone che vivono in questa zona dipendono dalle carovane del sale e questo commercio redditizio va avanti da secoli e si tramanda di generazione in generazione.

Purtroppo, questa antica tradizione di rompere le lastre di sale e trasportarle a dorso di cammello sta cambiando con la costruzione di alcune strada asfaltate che renderanno più facile l’accesso in questa regione remota. Come successo in altre Paesi Africani, le ricchezze della piana del sale stanno attirando le grandi compagnie minerarie e, molto probabilmente, nel giro di pochi anni, i cammelli lasceranno spazio a camion e macchinari moderni che, insieme al sale, porteranno via per sempre il fascino e l’antica tradizione di questo incredibile luogo, lasciandone solamente un bellissimo ricordo.



