Alla scoperta di Dallol, nel deserto della Dancalia

Dallol – Sono oramai passati molti anni dal nostro primo viaggio in Etiopia, un Paese stupendo, con una popolazione ospitale, ricco di storia e soprattutto di luoghi incredibili. Tra questi, abbiamo attraversato la Dancalia, una regione arida e desertica situata nel nord est del Paese, conosciuta anche come “la terra del diavolo” per essere uno dei luoghi più inospitali al mondo. Diverse aree della Dancalia si estendono a più di 100 metri sotto il livello del mare ed hanno una temperatura media annuale che la rendono la zona più calda del pianeta.

Brevi cenni su Dallol

In questa area desertica e selvaggia, dominata da vulcani ancora attivi, laghi salati, paesaggi lunari, pianure infinite di sale, conformazioni rocciose bizzarre ed abitata dal mitico popolo degli Afar, c’è un luogo in particolare che ci ha lasciato senza parole. Stiamo parlando di Dallol, conosciuto come “la collina degli spiriti”, un posto fuori dal tempo e veramente unico al mondo. Dallol è assolutamente uno di quei luoghi che non ti stancheresti mai di ammirare, un luogo incredibile in mezzo al nulla che molti ne ignorano l’esistenza e che pochi conoscono.

Etiopia, Dallol
Dallol, i vapori delle sorgenti

Fino a poco tempo prima di organizzare la nostra avventura in Dancalia, non ne avevamo mai sentito parlare. Non avevamo la benchè minima idea che nascosta in una parte sperduta e desertica del continente africano, si potesse trovare una terra affascinante e selvaggia con delle bellezze naturalistiche fuori dal comune. Una terra calda, isolata, desertica e in parte difficile da attraversare, che richiede un grande spirito di adattamento. Una terra, che una volta lasciata, rimane impressa nel cuore e nella mente.

E’ capitato che durante un viaggio nella bellissima Uganda, un viaggiatore incontrato nel Parco Queen Elizabeth, ci raccontasse di un suo viaggio in Dancalia, ancora affascinato dalla bellezza di questo luogo che definiva “magico”. Non appena rientrati in Italia, la prima cosa che abbiamo fatto è stata cercare informazioni e fotografie sul web di questa regione a noi sconosciuta. Dopo pochi secondi, eravamo già convinti. Prossima meta la Dancalia!

Dancalia, il piccolo villaggio di Ahmed Ela
Dancalia, il piccolo villaggio di Ahmed Ela

La nostra escursione

La nostra escursione a Dallol comincia da Ahmed Ela, un piccolo villaggio ai margini della grande piana del sale, una distesa infinita di sale che si estende dall’estremità nord della depressione Dancala fino al confine con l’Eritrea. Ahmed Ela è formato da poche capanne costruite con legno e stracci, ed è abitata prevalentemente da lavoratori di etnia Afar. Ogni giorni gli Afar si dirigono al centro della piana per rifornire di sale le decine di carovane di dromedari e muli che arrivano qui ogni giorno dall’altopiano Etiope per farvi ritorno la sera con il loro carico.

Dancalia, la pista lungo la piana del sale
Dancalia, la pista lungo la piana del sale

Dopo esserci preparati la colazione con la scorta di viveri comprati ad Addis Abeba, saliamo sulle nostre jeep e percorriamo l’estesa piana del sale fermandoci di tanto in tanto per ammirare questo paesaggio surreale e scattare qualche foto. Intorno a noi il nulla, siamo completamente circondati da una distesa di sale dai colori marrone e bianco che si perde a vista d’occhio.

Pensare che in questo luogo remoto e incredibilmente lontano da ogni forma di civiltà ci sia un centinaio di persone che ogni giorno lavora sotto il sole cocente, è qualcosa di strabiliante. Gli Afar, infatti, sono l’unica popolazione al mondo in grado di vivere in questa regione estrema e sopportare le elevatissime temperature che attanagliano tutto l’anno la Dancalia. Sono appena le 7.30 del mattino ed il termometro del nostro veicolo segna già 30 gradi.

Dallol, conformazioni lungo il percorso
Dallol, conformazioni lungo il percorso

Risaliamo in auto e percorriamo il tratto di pista che ci separa dalla collina di Dallol. Finalmente ci siamo! Dopo aver ammirato questo incredibile luogo decine e decine di volte in fotografia, possiamo ora vederlo con i nostri occhi. La collina di Dallol è alta circa 50 metri, e per raggiungere la parte centrale dove ci sono le sorgenti sulfuree si impiega circa 25 minuti.

Lasciate le jeep, ci incamminiamo lungo il sentiero immersi in un paesaggio di una bellezza unica, attraverso conformazioni geologiche che sono davvero curiose e bizzarre. Alcune somigliano a funghi, altre a fiori, coni di sale e piccole formazioni a punta, insomma, sembra veramente di essere atterrati su Marte.

La guida Afar ci spiega che quest’area si è formata dall’interazione tra la grande quantità di sale lasciata dal Mar Rosso quando si ritirò da queste terre e l’esplosione di una camera magmatica che si trova proprio sotto di noi a più di 2 chilometri di profondità e che tiene vivo e modella Dallol continuamente.

Etiopia, Dallol, conformazioni lungo il percorso
Dallol, conformazioni lungo il percorso

Improvvisamente arriviamo alla fine del percorso. Sotto di noi le sorgenti sulfuree di Dallol. Rimaniamo talmente stupiti dalla bellezza del posto che per alcuni minuti non riusciamo a dire una parola, incantati dal panorama che abbiamo di fronte agli occhi. Dallol è veramente uno di quei luoghi che ricorderemo per sempre, un posto unico al mondo che assolutamente bisogna vedere almeno una volta nella vita. Qui, la terra ribolle. Ci sono piccoli geyser, sorgenti calde acide, coni di sale e formazioni saline dalle forme uniche, vapori, scie di fumo, piccoli camini e soprattutto piscine termali dai colori incredibili.

Dallol, le colorate sorgenti sulfuree
Dallol, le colorate sorgenti sulfuree

Quello che colpisce maggiormente di Dallol, oltre alle stupefacenti conformazioni geologiche, è proprio la sue esplosione di colori. Si passa dal bianco al giallo, dal rosso al marrone, all’arancione ed al verde. I colori sono dovuti all’alta concentrazione di zolfo, ossidi di ferro e altri minerali vari che interagendo tra loro danno forma a questo luogo surreale.

Camminiamo nel bel mezzo delle sorgenti per circa 1 ora scattando fotografie e godendoci questo spettacolo della natura. Terminata la nostra ora, a causa della temperatura davvero alta e delle esalazioni che stiamo respirando, dobbiamo lasciare le sorgenti. Il tempo vola, la fatica ed il caldo spariscono di fronte a questo paesaggio suggestivo che sembra veramente uscito da un film di fantascienza. 

Dallol, a spasso tra i geyser
Dallol, a spasso tra i geyser
Etiopia, Dallol, gli incredibili colori delle sorgenti
Dallol, gli incredibili colori delle sorgenti

Il Monte Rosso

Tornati alle auto con ancora negli occhi l’arcobaleno di colori di Dallol, ci dirigiamo al vicino “monte rosso“, un’area formata completamente da sali di magnesio che si trova a ben 116 metri sotto il livello del mare e dal quale si ergono incredibili spuntoni e piccole montagne di sale dal colore rosso, grigio e bianco. Facciamo una breve camminata tra le meravigliose conformazioni saline prima che la temperatura diventi insopportabile, poi torniamo alle jeep per fare rientro ad Ahmed Ela e ripararci dalla soffocante calura delle prime ore del pomeriggio.

Dallol, l'area del "monte rosso"
Dallol, l’area del “monte rosso”

Salutiamo questo meraviglioso luogo ancora lontano dalle rotte del turismo, con la speranza che rimanga incontaminato anche se, purtroppo, la nostra guida non è di questo avviso. Come tutti i luoghi al mondo dove può esserci un interesse economico, anche la piana del sale e Dallol sono destinati ad essere raggiunti dalla grande industria mineraria ed a perdere progressivamente quel fascino che le rende ancora unici e lontani dal tempo. Oggi è l’ultimo giorno in Dancalia, domani ci addentreremo tra le montagne dell’Amba di Gheralta, alla scoperta delle bellissime chiese rupestri del Tigray. E’ stata un’esperienza fantastica, stancante fisicamente e mentalmente, ma ne è valsa sicuramente la pena!

Dallol, conformazioni saline nell'area del "monte rosso"
Dallol, conformazioni saline nell’area del “monte rosso”

6 Comments

    • Cristiano Reply

      Ciao Michele! Te lo consigliamo perche’ Dallol e’ un luogo unico!

  1. E’ davvero un luogo fuori dal mondo. Non ho mai visto dei colori simili nei miei viaggi!

  2. Ho visitato la Dancalia nel 2019 e devo dire che purtroppo le cose stanno cambiando. Meno carovane e più mezzo di trasporto. Rimane comunque un luogo da non perdere!

    • Cristiano Reply

      C’era da immaginarselo. Diversi anni fa la nostra guida già ne parlava. Purtroppo i luoghi dove la tecnologia rimane lontana sono oramai pochissimi. Perderà gran parte del suo fascino ma rimarrà una meta fantastica da esplorare!

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