Alla scoperta del Parco Nazionale del Lago Malawi
Apriamo la nostra tenda verso le 6 quando è ancora abbastanza buio ed il sole inizia ad illuminare piano piano le calme rive del Lago Malawi. Non capita tutti i giorni di trovarsi in Africa e dormire sulle sponde di un lago di fronte ad un panorama stupendo. E’ un momento davvero emozionante. Erano anni che volevamo visitare questo stato africano conosciuto per la sua rigogliosa natura e per questo grande lago brulicante di moltissime specie di ciclidi, i pesci coloratissimi che spesso si vedono negli acquari di tutto il mondo. Per prima cosa vogliamo fare una camminata sulla lunga spiaggia del villaggio di Chembe-CapeMaclear per vedere i pescatori di rientro dalla pesca notturna. Nonostante l’orario, le rive del lago sono già incredibilmente affollate.
Leggete il nostro post: Guida alla visita del Parco del lago Malawi.

Le donne del villaggio sono sedute sul bagnasciuga intente a lavare pentole e biancheria, alcuni locali si rinfrescano nel lago dopo la notte, mentre i bambini si rincorrono e giocano allegramente. Subito dopo il sorgere del sole, le prime barche iniziano ad intravedersi in lontananza. A bordo, seduti sulle ingombranti reti, ci sono almeno una dozzina di pescatori. E’ veramente incredibile come riescano a stare in equilibrio ammassati uno sopra l’altro.
Tutte imbarcazioni sono costruite in legno ed hanno un piccolo motore fuoribordo. Non sono molto grandi, circa 7/8 metri di lunghezza, e portano sul fianco una grossa scritta che rappresenta principalmente il nome del proprietario. Tra tutte, ne vediamo una che ci colpisce in particolar modo. A bordo ci sono 11 pescatori, un ammasso di reti, tre canoe in legno, che servono per calare le reti una volta raggiunto il punto stabilito, e sul fianco impressa l’ enorme scritta “God is great”.

Una volta che le imbarcazioni raggiungono la riva, gli abitanti del villaggio circondano i pescatori in attesa di ricevere il pesce fresco: una parte del pescato sarà condivisa proprio con le famiglie dei pescatori, l’altra parte sarà trasportata ai mercati ittici per guadagnare qualcosa e coprire anche le spese della pesca. Un ragazzo ci spiega che molti pescatori non hanno una barca da pesca e per continuare a lavorare in questo settore abbastanza redditizio devono pagare l’affitto al proprietario.
Ci racconta che il lago Malawi è vitale per la popolazione che lo circonda poiché è una significativa fonte di cibo, acqua potabile, acqua per irrigazione e anche energia idroelettrica. Dice che i pesci più comuni sono il Chambo, il pesce gatto Kampango e soprattutto la sardina del lago Malawi conosciuta come Kukwiya. Solitamente le sardine vengono stese ad essiccare su lunghi tavoli vicino alla riva per essere poi vendute ai mercati ma purtroppo in questi giorni la pesca non è stata fortunata a causa del chiaro di luna che permette ai pesci di individuare le reti calate nel lago.

Alle 9 torniamo al nostro alloggio per incontrare Maxwell e Peter, 2 guide turistiche accreditate del Parco Nazionale del Lago Malawi, per iniziare la nostra escursione in barca alla scoperta delle attrazioni e scorci più belli. La superficie del lago è una tavola, e mentre l’imbarcazione procede tranquilla verso la parte ovest dell’isola di Thumbi, ci godiamo distesi a prua il caldo sole del mattino.
Raggiunto un punto da dove si scorge in lontananza un grosso albero che spicca nel mezzo della vegetazione di Thumbi, Maxwell spegne il motore e, dopo una rapida occhiata, inizia a fischiare insieme a Peter lanciando anche un pesce nel lago. All’improvviso, da questo albero sul pendio, una grande aquila pescatrice africana spicca il volo puntando con decisione la nostra barca. L’aquila pescatrice africana, conosciuta come aquila urlatrice, è un possente rapace con ali e ventre di colore nero/marrone e la testa, il petto e la coda di colore bianco.
Con una vista acuta, grande velocità e agilità, arriva a pesare fino a 2,5 kg con un’apertura alare di circa 2 metri. Rimaniamo incantati dalla maestosità di questo fantastico uccello africano che si avvicina a noi velocemente volteggiando nell’aria, e una volta nelle vicinanze della barca, si butta in picchiata sulla superficie del lago per afferrare con i suoi possenti artigli il pesce lanciato da Maxwell.

Ancora affascinati dall’eleganza di questo animale, ci dirigiamo verso il lato sud dell’isola di Thumbi. Qui, vicino alla costa rocciosa, possiamo finalmente vedere i ciclidi che rendono così famoso il Lago Malawi (chiamati in lingua locale Mbuna – significa pesce di scoglio). Da bambini, quando andavamo a trovare nostro nonno, rimanevamo ore incantati di fronte al suo immenso acquario pieno di pesci tropicali coloratissimi di tutte le dimensioni.
Abbiamo sempre desiderato trovare un posto al mondo dove immergersi circondati da queste meravigliose creature e finalmente, dopo molto tempo, siamo nel posto giusto. I ciclidi del Lago Malawi sono popolari perché si possono trovare negli acquari d’acqua dolce in giro per il mondo. Maschera, boccaglio, go-pro e senza perdere tempo ci tuffiamo subito in acqua. In pochi secondi siamo circondati da un’esplosione di pesci colorati: zebrato, rosa pallido, viola iridescente, arancio fiammeggiante, blu scintillante e giallo brillante. E’ una sensazione unica, sembra veramente di nuotare immersi in un enorme acquario.
Saremmo rimasti in acqua tutto il giorno, ma è ora di spostarci sulla spiaggia di Thumbi a crogiolarci al sole e rilassarci. Mentre ci godiamo la piccola spiaggia immersa nel verde, Maxwell e Peter iniziano a preparare il pranzo. Non potevamo chiedere di meglio: pesce fresco, riso e un delizioso mix di verdure grigliate. Dopo circa un’ora, risaliamo sulla barca diretti a Otter Point, una piccola e selvaggia penisola rocciosa a ovest di Chembe.
Questa zona è abbastanza lontana dal villaggio e la sua lunga spiaggia di sabbia bianca è incantevole e l’acqua incredibilmente cristallina. Arrivati a Otter Point, ci arrampichiamo sulle grandi rocce e scogli che spuntano dall’acqua tuffandoci nel lago come bambini felici. Questa area è abbastanza selvaggia, non si trovano abitazioni o locali ma solo qualche turista che si avventura in canoa o con i tour in barca. Sono quasi le 14 e la nostra escursione è quasi terminata.Tornati al lodge, ringraziamo Maxwell e Peter per questo fantastico tour con l’augurio di rivisitare questo bellissimo angolo di Africa, ancora poco turistico nonostante la sua incredibile bellezza.
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La nostra “esplorazione” non è ancora terminata e decidiamo di fare una passeggiata lungo le stradine polverose di Chembe. Tutte le varie attività sono ancora chiuse, ma, a pochi minuti a piedi dal lodge, si trova un “doposcuola” per i bambini di nome Tipezananso. È un progetto creato e finanziato nel 2005 da un signore olandese e gestito da persone del posto. Offre ai bambini di Chembe l’opportunità di giocare tra di loro, ma anche di imparare come prendersi cura delle proprie cose e di come rispettare l’ambiente. Passiamo un paio d’ore giocando con i tanti bimbi della scuola e parlando con un insegnante che ci spiega come funziona il progetto.
Alle 17 torniamo sulla spiaggia davanti al lodge sorseggiando una birra in attesa del tramonto, che si dice sia il più bello di tutto il Malawi. Il sole è basso, il suo riflesso sulle acque calme del lago forma una lunga striscia arancione che raggiunge la riva e la sagoma scura dell’isola di Thumbi contrasta con il colore rosso-arancio del cielo. Mentre il sole scompare all’orizzonte piano piano che sembra come inghiottito dal lago Malawi, gli ultimi suoi raggi avvolgono Cape Maclear facendolo sembrare un bellissimo dipinto, un dipinto che non dimenticherà mai. Arrivederci Lago Malawi!

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INFORMAZIONI UTILI SU CAPE MACLEAR
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Tutte le attività nel Parco Nazionale del lago Malawi sono organizzate con la Cape Maclear Tour Guide Association. Vi suggeriamo di contattare Maxwell e Peter tramite WhatsApp al numero +265 999015092. |